giovedì 23 ottobre 2014

I colori del crepuscolo.

La scorsa notte sono stato svegliato dalle raffiche della tramontana, che finalmente, dopo mesi di assenza, è tornata a soffiare sulla nostra terra.
La tramontana, solitamente dura due-tre giorni, spazza via le nubi, raffredda l'aria, increspa il mare, e crea le condizioni per spettacolari tramonti.
Ma ieri sera il protagonista non è stato il tramonto, è stato invece il crepuscolo, con le sue meravigliose, delicatissime sfumature.
Già al risveglio osservando l'aurora avevo capito che la giornata sarebbe stata da fotografare, così in serata prima di tornare a casa sono andato sugli scogli ed ho pazientemente aspettato che passasse l'ora blu, e poi l'ora rossa, col cavetto di scatto in una mano e l'esposimetro nell'altra.
Infine il crepuscolo è arrivato, e mi ha regalato quei suoi colori che sono riuscito ad imprigionare per sempre in un piccolo quadrato magico che ora, mentre scrivo, posso guardare e mi fa sognare ancora.


Quasi dimenticavo: ho usato il distagon C 50, che normalmente uso assai poco, ma in questo caso...



4 commenti:

  1. Bel soggetto e bella l'atmosfera e le sensazioni che la foto trasmette.
    Il freddo, il silenzio, l'attesa e forse anche l'incontro con una natura pacata e tranquilla, dopo l'olocausto.
    Mi piacerebbe, se ci sono stati, eventuali altri scatti e sapere perchè sono stati scartati.
    Ulteriore curiosità, cosa è successo al ramo a sx? Non sembra ci sia vento al momento dello scatto.
    Che tempo hai scelto? hai seguito l'espolsimetro o hai " interpretato"?
    ...per qualche attimo mi sono seduto accanto a te su queqli scogli.
    Grazie per le risposte che vorrai darmi.

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    1. Grazie per l'intervento, Giuseppe.
      Ho fatto solo questo scatto, gli altri sono soggetti diversi ripresi di giorno.
      Per quanto riguarda l'esposizione sinceramente non ricordo i valori, so solo che ho usato f/11 ed un tempo lungo, ma entro il secondo perché non ho usato cavetto e cronometro.
      Come saprai non ha nessun senso memorizzare le impostazioni di scatto, si ragiona, si sceglie, si imposta. E si dimentica, tanto la prossima volta sarà tutto diverso.
      Ho misurato la luce riflessa all'altezza della macchina della direzione in cui guardava l'obiettivo, cercando prima eventuali anomalie che potessero rovinare lo scatto ed controllando la coerenza della lettura dell'esposimetro con l'obiettivo usato (l'esposimetro vede 30°, l'obiettivo 52°)
      Sembra difficile, ma non lo è.
      Il ramo è stato mosso dal vento durante il tempo di scatto lento.

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  2. Ciao Sandro, dalle mie parti belle giornate sia il 23 che il 24 ottobre: purtroppo non mi sono aporvvigionato di dia per tempo e non ho potuto riprendere due bellissime albe e un tramonto, ma sono contento che tu sia riuscito a farlo :)
    Ho sempre difficolta ad esporre bene le dia, ora vorrei provare con delle agfa precisa: come mai in questo caso per la misura hai usato un esposimetro in luce riflessa e non incidente?
    Gerardo (gergio)

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    1. Caro Gerardo, bisognerebbe tenere in frigo una piccola scorta, proprio per momenti come questo.
      Per quanto riguarda la lettura della luce, beh, quando il sole è sotto l'orizzonte, non c'è più luce "incidente", ma solo quella riflessa dalla volta del cielo.
      Una misura incidente darebbe luogo ad una fortissima sovraesposizione del fotogramma.

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