L'astrazione dal colore libera la mente dai preconcetti che esso si trascina dietro, ed ella, sapientemente guidata dalla scelta e dalla distribuzione dei toni, può finalmente vagare dentro l'immagine perdendosi in una sala degli specchi.
Ho ripreso il tema della scorsa settimana perché, ancora costretto a percorrere stradine di campagna per andare a casa, durante il lungo tragitto mi sono soffermato diverse volte con lo sguardo, cercando "la foto".
Oggi, durante una finestra di sole durata solo due ore, sono uscito velocemente di casa, con un solo rullo, l'hasselblad, l'esposimetro, il cavalletto.
Avevo in mente sia i ruscelletti che ho visto diverse volte, sia il grande castagno solitario che guarda il monte ramaceto, stavolta ripreso in tutta la sua maestosità con una focale leggermente più corta ed un filtro giallo, per evidenziare le nuvole.
Ed eccoli.
Sonnar C 150 |
Distagon C 50 con filtro giallo |
Penso che la migliore citazione per accompagnare queste foto venga dagli scritti di Francesco Bacone:
La contemplazione delle cose come sono, senza sostituzione o impostura, senza errore o confusione, è in sé la cosa più nobile di un'intera messe di invenzioni.
La seconda è proprio bella, a prima vista fa pensare allo stile del grande Andel Adams, ma con un tocco di morbidezza del grande Sandro Presta.
RispondiEliminaLa prima è un quadro astratto, pennellate bianche su sfondo argentato.
Grazie