giovedì 25 giugno 2015

Uso dei filtri di contrasto in bianco e nero.

Torno sull'argomento dei filtri nel bianco e nero per mostrare due serie di esempi.

Nella prima serie ho fotografato un rimorchiatore di colore arancione scuro con la sequenza di filtri: nessuno-giallo leggero-arancio-rosso-verde, correggendo l'esposizione tramite il fattore filtro specifico.
Si può osservare chiaramente come lo scafo del battello schiarisca sempre più dal giallo al rosso, per invertire totalmente il tono con il filtro verde.
Anche in questo caso la ricerca della coerenza tonale non deve passare in secondo piano.

Nella seconda serie di foto vi mostro un altro effetto dei filtri giallo-rossi: l'abbattimento della foschia atmosferica: si può osservare infatti come passando dal filtro giallo a quello rosso le case in fondovalle all'infinito appaiano progressivamente sempre più nitide, sino ad invertire la tendenza quando viene usato il filtro verde.

Pensate che c'è chi sostiene che tutto questo possa essere allegramente emulato a posteriori con photoshop: evidentemente costoro di fotografia sanno poco, o nulla.

Nessun filtro

Filtro giallo leggero

Filtro arancio

Filtro rosso

Filtro verde.

Osservate come trovino spazio nella sequenza dei toni anche un filtro giallo più scuro ed il filtro giallo verde (che non ho): il salto di tono è più intenso in corrispondenza del giallo/arancio, giustificando lo scalino intermedio che avrebbero introdotto giallo intenso e gialloverde.
Nell'ultima foto, quella fatta con il filtro verde è improvvisamente apparso il sole, aumentando il contrasto generale della foto, ma non la resa dei toni, che appare totalmente trasfigurata.

Qui invece potete osservare come aumenti l'abbattimento della foschia sino al filtro rosso, per poi arrestarsi al filtro verde.





Nessun filtro

Filtro giallo leggero

Filtro arancio

Filtro rosso

Filtro verde

domenica 7 giugno 2015

Coerenza tonale nel bianco e nero.

Ho scritto più volte sulla coerenza dei toni nel bianco e nero, ma non ho mai spiegato esattamente cosa sia una foto con i toni incoerenti.

Siamo abituati ad osservare fotografie in bianco e nero da così tanto tempo, che in noi si è radicato una specie di giudizio istintivo, che ci porta a ritenere se una foto appaia credibile oppure no.
Tuttavia molti non sanno spiegarsi il perché.
Lungi da me tediare con noiose trattazioni enciclopediche sulle capacità della visione umana, che peraltro si trovano ampiamente in bibliografia.
Devo anche dire che l'avvento del digitale ha totalmente cancellato questa capacità per via dell'incredibile pattume che si è costretti a vedere giornalmente.
Proprio oggi, sorseggiando una bibita fresca al bar, durante la passeggiata domenicale, mi è caduto l'occhio (ed è veramente il caso di dirlo) su di un filmato trasmesso sui soliti megaschermi da partita di calcio. Era un video musicale che assommava oltre l'insensatezza del contenuto (macchine da corsa e modelle abbagasciate che sculettavano finanche nella quarta dimensione), anche l'esasperazione del contrasto e l'uso di toni pompati oltre il limite della decenza.
Ho dovuto smettere di guardarlo per non farmi andare di traverso la bevanda.

Ho deciso nei giorni scorsi di mostrare come si possano alterare i toni nel bianco e nero con i filtri colorati, e nei passati post avete potuto apprezzare come un filtro giallo da mezzo stop riequilibri garbatamente l'eccessiva risposta al blu delle pellicole, rendendo il cielo nuvoloso meno lattescente e facendolo risaltare meglio.

Il passo successivo è il filtro arancione.

In casa hasselblad ne esiste uno che assorbe due stop.

Due stop di luce in meno, su una pellicola poco sensibile possono rendere lo scatto più complicato, impedendo l'uso dei diaframmi più chiusi a meno di non usare un cavalletto.
Per farmi del male oggi ho deciso di usare la PanF50 e nessun cavalletto, con il filtro arancio.

In questo primo scatto potete osservare subito come il cielo così scuro sia totalmente incoerente con l'illuminazione ambientale:



La stessa cosa si può dire anche di queste due foto:





E' evidente quindi che l'uso del filtro arancio per questi scatti sia stato del tutto inutile, in quanto ha generato toni incoerenti.
E' pur vero che sono ormai in pochi a saper vedere una cosa del genere, ma la cosa invece di rallegrarmi, mi rattrista: c'è gente che crede di poter "creare" il bianco e nero a posteriori, armeggiando a casaccio e goffamente, i controlli di un programma di fotoritocco.

Può esistere invece un buon motivo per usare un filtro arancio: creare una sorta di zona intermedia tra una massa scura ed una massa molto chiara, per accompagnare e guidare l'occhio verso la luce senza distrazioni. Un cielo chiaro in questo caso avrebbe rovinato la foto, e questo scatto da solo vale  gli undici mediocri compagni che hanno condiviso la sua sorte con il filtro arancione.




Nei prossimi post parlerò del filtro rosso e di quello verde.