mercoledì 3 settembre 2014

Le foto che ho sempre sognato di poter fare.

Ognuno di noi ha un sogno segreto, quello di poter realizzare alcune foto viste su libri, riviste, pubblicità. Foto che hanno colpito l'immaginazione, che si sono stratificate nell'inconscio a tal punto da considerarle un sogno inarrivabile.
Ho in testa delle foto che desidero fare da così tanti anni che oramai mi ero rassegnato a non poter più fare.
Poi improvvisamente ecco l'occasione. La mitica F-1 con l'altrettanto mitico 28/2 SSC, riparato poche ore prima della partenza per un errore di messa a fuoco sull'infinito mai notato prima ed usato quindi con una certa apprensione.
E poi gli intramontabili 55/1.2 asferico, 85/1.2 asferico e 200/2.8. Corredo fantastico per foto fantastiche che forse a molti sembreranno banali, ma non mi interessa. Il sogno realizzato è il mio!
Peccato che la scansione mortifichi le diapositive, ma quando le osservo, tra le mie mani, ho la sensazione di poter possedere le mie foto sino in fondo, vi pare poco?

FD 28/2 SSC
Questa foto devo averla vista su qualche catalogo, o qualche rivista di chissà quando.
E da allora ho desiderato rifarla, per quella sensazione di piccolezza che si prova guardando dal finestrino di un aereo.Tuttavia detesto volare, ogni volta per me è un tormento, e le poche volte che l'ho fatto non ho mai avuto né l'occasione e nemmeno il finestrino pulito. Forse non avevo nemmeno dietro la macchina fotografica.
Stavolta invece quando l'aereo ha virato mettendosi il sole in coda ho avuto pochi minuti di tempo per scattare, poi la foto è svanita.
FD 55/1.2 SSC Asferico
La silhouette è un genere affascinante, specie se si riesce ad inquadrare il sole senza generare riflessi antipatici. In questo caso la bandiera greca con i colori del cielo e del mare mi ha aiutato, ma ho dovuto esporre con la testa e non con la fotocamera.

FD 55/1.2 SSC Asferico
L'aereo che decolla al tramonto, con la prospettiva dei monti in lontananza ed il sole appena tramontato è sempre stata nei miei sogni
In questo caso le luci sulla pista di decollo e la striscia di mare hanno reso la foto ancora più interessante.

FD 85/1.2 SSC Asferico
Santorini è un luogo dove bisogna andare almeno una volta prima di morire. Le case bianche o color crema, e l'azzurro del cielo e del mare creano un'assonanza cromatica di rara bellezza. Ed anche qui esporre correttamente è facile, ma non tutti sono capaci di farlo. La diapositiva non mente mai. Ho preferito la visione del medio tele che schiaccia i piani a quella del grandangolare, che pur donando la vista d'assieme, non ha lo stesso impatto emozionale.

FD 200/2.8
Nel 1981 durante il servizio di leva mi ero innamorato della Minolta X700 (le canon erano inarrivabili), e in un catalogo vi era una foto con il mare visto dall'alto ed una barca in mezzo ad esso. Ho sempre desiderato fotografare le crespature dell'acqua, ma non vi ero mai riuscito, sino ad oggi.

FD 55/1.2 SSC Asferico
A volte uno sbaglio può diventare rendere una foto più interessante. Questo scatto ha preso luce a causa di una manovra errata. E quei due raggi luminosi sul personaggio seduto sul tetto della Chiesa di Santorini sembrano proprio venire dal cielo!

FD 200/2.8
Anche questo scatto, dopo aver visto i cataloghi dei viaggi esotici è entrato della mia immaginazione.
Ero su un battello all'isola di Spinalonga e quando abbiamo attraccato un branco di pesciolini si è diretto verso lo scafo per nutrirsi delle alghe ad esso attaccate. Prima che i pesci arrivassero sotto bordo, al buio, ho avuto pochi secondi di tempo per montare il 200 e fare un solo scatto, questo. Le belle foto durano sempre un attimo soltanto.



2 commenti:

  1. Mi butto: Santorini?
    Per la prima foto, quella dal finestrino dell'aereo, come hai rimosso i rilfessi dei vetri che disolito sono sporchi e rigati?

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  2. Indovinato, Santorini. Pur avendo molte altre diapositive stupende fatte con il 28, il senso di ammassamento della focale più lunga mi piace tantissimo.
    Per quanto riguarda il finestrino, ho evitato i riflessi impedendo che si verificassero, cioè appoggiando l'obiettivo al vetro, che fortunatamente era pulito.
    Se a questo aggiungi che la luce favorevole è durata non più di tre minuti, durante i quali ho freneticamente cercato la migliore composizione mentre l'aereo cambiava rotta, ti renderai conto di quanto certe foto siano difficili: se ci sei, sei pronto e sveglio porti a casa la foto, altrimenti "ciao ciao baby".

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